La comunicazione non è sempre lineare

La comunicazione non è sempre lineare

La comunicazione è lineare?

Se mai vi siete fatti questa domanda, dandovi un bel SI come risposta, probabilmente avrete sperimentato esattamente il contrario nella realtà.

Avete pensato, riflettuto, pianificato, ripensato, cancellato e riscritto: idee, strategie, mix di canali, azioni da fare (anche offline). E vi sembra di aver previsto tutto, di aver interpretato nel modo giusto i bisogni e le emozioni di chi leggerà i vostri post, guarderà immagini e visual. Ogni dettaglio, le risposte a tutte le domande, la cura di ogni singola parola.

Il vostro obiettivo è chiaro. Ma è davvero chiaro? E soprattutto è univoco? “Voglio parlare al mio target, far crescere i miei follower e aumentare le vendite”: questi non sono un unico obiettivo, bensì tre diversi passaggi di una strategia che vi servirà ad arrivare alla fine del percorso.

La comunicazione non è un percorso lineare

Affrontare ogni singolo passaggio significa anche verificare i risultati della vostra comunicazione che è interazione e relazione.

Questo è sempre il vostro vero obiettivo da cui dipendono tutti gli altri.

E come tale, ci sono messaggi che funzionano, altri che ottengono solo silenzio e altri ancora che scatenano un’ondata di commenti negativi.

Un post può essere scritto perfettamente e avere una CTA coerente ma non ottenere l’attenzione del vostro target.

Il testing continuo offre alcuni vantaggi:

1)     Vi farà capire a cosa il vostro pubblico non è interessato

2)     I commenti sono informazioni: le persone scrivono di cose che a loro piacciono/non piacciono

3)     Una CTA che non ha seguito significa non disponibilità, disagio, disinteresse da parte del vostro target.

Studiate e analizzate ciò che ha funzionato e lasciate ciò che invece non ha riscosso successo. Non è detto che non possiate usare quel contenuto in un altro momento.

Il processo di acquisto delle persone, così come la comunicazione, non è lineare: lo capite osservando i trend di ricerca di Google, uno strumento che vi consiglio di usare. I picchi di ricerca non corrispondono a picchi di vendita, bensì ad un aumento di interesse. Ma in quale momento emotivo sono le persone che cercano?

  • Sono solo curiose?
  • Hanno scoperto un bisogno nascosto?
  • Hanno già deciso ma cercano il brand da cui acquistare?
  • Sono incerte e cercano informazioni di dettaglio?
  • Stanno seguendo un trend e sono disposte ad acquistare a qualunque costo?

Non potete mai essere certi e questo vi costringerà a battute di arresto, analisi, ripartenze. Ci saranno momenti in cui semplicemente non capirete e tutto vi sembrerà confuso e faticoso. Penserete di aver sbagliato ogni azione e avrete la tentazione di mollare.

Nella foto sono io, alla fine dei 16 chilometri che faccio ogni anno per la Alzheimer Marathon. Il mio obiettivo è finire il percorso, nonostante la stanchezza, il momento di crisi, il caldo, il male ai muscoli.

Ma è la costanza e la determinazione che mi spingono a raggiungere il traguardo. Sempre!

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