Se vuoi scrivere, leggi!

Questa non è mia, è di quel F…Genius di Stephen King e la trovate nelle prime pagine della sua autobiografia On writing.

Ho citato lui e allo stesso tempo il Podcast di Massimo Temporelli, che vi consiglio vivamente di leggere. Scrivono entrambi, ma lo fanno allo stesso modo? Usano lo stesso schema?

No, la scrittura non è democratica. Segue delle regole (no, non parlo di quelle grammaticali!) che derivano dal luogo che le ospiterà e da chi le leggerà (o ascolterà).

Per questo chi fa il mio mestiere e si trova a progettare testi per diversi ambienti, non sempre digital, deve esercitarsi e lo fa leggendo.

In questi mesi, dalla mia book list ho scelto Stoner, un romanzo di John Williams, scritto nel 1965 che è stato riscoperto dieci anni dopo la sua scomparsa.

 

La storia di un insegnante di lingua e letteratura inglese dell’Università del Missouri. In realtà il racconto dell’uomo e della sua rinascita, attraverso le consapevolezze che acquisisce durante la sua vita. Non cercate, bensì arrivate come ogni cosa che accade nella sua vita così implacabilmente regolare e statica, ma illuminata dalla continua ricerca: del senso delle parole, quelle dei poeti inglesi.

L’amore per la letteratura e per il linguaggio, “quella strana combinazione di lettere e parole, di neri e gelidi caratteri stampati sulla carta”.

In ogni testo, in ogni messaggio, anche quelli che leggete sui social, troverete il vostro senso, le parole vi risuoneranno perché fanno sono state progettate in base a quell’insieme di credenze e valori che sono la base degli archetipi. (potete riascoltare il mio seminario al Web Marketing Festival 2019 qui)

Quelle parole non saranno solo caratteri neri, lettere scritte una dopo l’altra. Sono ciò che volete leggere (ascoltare) e sono anche quelle che determineranno una scelta di acquisto, magari fatta di getto e in pochi secondi.

Esattamente come quella che faranno le persone che leggeranno la vostra pagina social o il vostro sito web.

Pensateci, anche quando leggerete Stoner!